I vaccini e un aiuto omeopatico

Sul vaccinare Maia devo dire che siamo stati molto molto
pratici. In linea di
massima sono d’accordo con il non farli ma non sono sufficientemente
sicura come per prendere la decisione, per cui siamo andati a
ragionamenti logici. Il primo è stato: sebbene certe malattie non ci
sono più grazie ai vaccini e quindi non sarebbe più necessario
vaccinare, un vaccino è un primo contatto con il virus che in caso
venga incontrato molto più forte (magari tornando da un paese lontano)
il corpo che è stato vaccinato ha un minimo di difese in più di un
corpo non vaccinato. Il secondo ragionamento è stato: i virus viaggiano
e volano in questo mondo globalizzato e se il bambino è in posti dove
non c’è molto affollamento tipo montagna, paesino, ecc. allora le
possibilità di trovare dei virus è minore, ma nel caso in cui il bebè
viaggi e sopratutto passi tra nodi di traffico mondiale come sono gli
aeroporti allora magari è meglio non rischiare, o per lo meno rischiare
meno. A questo punto abbiamo deciso di vaccinare Maia visto che essendo
una bimba sudaco-italiana ai tre mesi sarebbe stata cinque ore a
Barajas aspettando un aereo.
Comunque alcuni medici con cui abbiamo parlato ci hanno caldamente raccomandato aspettare a vaccinare più che si può
perchè la vaccinazione debilita e il corpo di un neonato di due mesi è
veramente fragile. Chiaramente parlo di bambini allattati al seno, che è la nostra esperienza. 

Il medico omeopata che ha visto Maia piccolina ci ha datto un
rimedio omeopatico da usare la sera prima del vaccino e durante le
seguenti sette sere, si chiama: FMS Thuja Complex
ed è da spalmare sul suo piedino, Maia non ha avuto la febbre quando è
stata vaccinata e si è ripresa subito quando abbiamo usato questo
rimedio.

In
Piemonte alcuni vaccini sono obbligatori, e quindi vanno fatti per
forza, altri no, e teoricamente quindi potrebbero essere rifiutati,
visto che magari non si è interessati a introdurre in una volta sola
diversi tipi di virus nel corpo di un neonato. Ci era stato infatti
assicurato da alcuni medici epidemiologi ai quali avevamo chiesto
chiarimenti che questa sarebbe stata la prassi che sarebbe stata
seguita.
Arrivati nell’ambulatorio invece la questione si è dimostrata più
complessa: o un miscuglio unico, iniettato con una sola puntura,
chiamato "esavalente" perchè contiene sei vaccini, oppure se avessimo
voluto scegliere quali fare Maia avrebbe dovuto subire una puntura per
ogni vaccino. Alla fine abbiamo scelto l’esavalente e non solo quelli
obbligatori, costretti dalla situazione, visto che non ci andava di
farla diventare un colapasta. 

Poi ci hanno spiegato che non
esiste un semplice "miscuglio" dei vaccini obbligatori perchè, anche se
sarebbe la cosa ideale, le case farmaceutiche guadagnerebbero di meno,
così invece se uno sceglie quattro vaccini loro prendono soldi per
quattro fialette, se si sceglie l’esavalente li prendono per una
fialetta che costa di più di solo quelli obbligatori. 

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One Response to I vaccini e un aiuto omeopatico

  1. caparossa says:

    Tommaso, invece, non è stato vaccinato.

    Abbiamo parlato a lungo col suo pediatra, omeopata; abbiamo letto molto, in rete. Siamo andati ad incontri.

    Alla fine il ragionamento che abbiamo fatto è stato:

    1)
    Tommaso è stato allattato al seno, e attraverso di esso gli anticorpi della madre sono passati naturalmente al bimbo. Mettere in mezzo altra roba sarebbe stato solo provocare un’alterazione di un processo naturale.

    2)
    Tutti gli studi sulla storia della vaccinazione, in particolare quelli svizzeri (in rete si trova tutto; l’esercito svizzero ha fatto l’unica indagine esistente sulla vaccinazione contro il tetano, dimostrando che i casi di tetano rimanevano li stessi sia in caso di vaccinazione che in caso contrario), dimostrano che le malattie per cui oggi i bimbi e le bimbe vengono vaccinati hanno iniziato a smettere di colpire prima dell’introduzione della vaccinazioni, e sono stati frutto delle migliori condizioni di vita delle popolazioni;

    3)
    alcune delle vaccinazioni obbligatorie sono assolutamente folli:
    – gli ultimi casi di TBC (20anni fa) furono causati dalla stessa vaccinazione;
    – sfido un bimbo o una bimba di 3 mesi a prendere l’epatite…

    Il nostro pediatra, persona seria, ci consiglio di evitare le vaccinazioni come minimo per i primi 6 mesi; possibilmente per i primi 12. Dopo di ché si potevano fare alcune vaccinazioni, come l’anti tetano e l’anti difterica (anche se lui ai suoi figli non le ha fatte fare).

    Così abbiamo fatto, riuscendo ad evitare pure le multe che alla fine l’ASL ha provato a farci.

    Ad ora, a pochi giorni dal sul 5 compleanno, Tommaso è senza vaccinazioni.

    Sarà un caso, ma di tutti i bimbi che frequenta è quello che si ammala di meno e per meno tempo, le volte che succede.
    Non ha mai preso un medicinale, solo prodotti omeopatici.

    Questa è la nostra esperienza.

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