In Uruguay avevamo la macchina, ma non il seggiolino. Eravamo indecisi su cosa fare, perchè comunque qui siamo abituati ad avere il più possibile Maia seduta nella sua "comoda poltroncina" (ma secondo me lei ne ha una diversa opinione…) in modo che sia protetta.
Là ci siamo dovuti adattare ma devo dire che kilia ha avuto un’idea geniale: sull’aereo viene fornita una cintura che tiene il bebè attaccato a quella del genitore, è molto utile e comoda e, scendendo dall’aereo, è rimasta chissà nel bagaglio a mano. Dopo aver cercato di capire invano come sia potuta succedere una cosa così grave e visto che ormai ‘sta cintura non potevamo restituirla kilia ha deciso di usarla: in macchina si sedeva dietro e, facendo un anello con la cintura dell’aereo e agganciandola alla sua cintura, teneva Maia al sicuro vicino a sé 🙂
Forse non è il meglio che si può trovare, ma di certo è stato utilissimo e pratico!