Micronido: sempre più convinta

Maia ha iniziato il nido da una settimana. Dopo un anno di micronido famigliare adesso ci siamo buttati nell’esperienza del nido d’infanza e l’inserimento è andato benissimo: al secondo giorno è rimasta a fare la pappa e al quarto ha fatto tempo pieno.

La fine del nostro amato micronido è stata tristissima, credo che non dimenticherò mai quel 30 giugno 2009 quando con le altre tre mamme e i bimbi siamo rimaste a chiaccherare per strada finchè la mamma che ha fatto questo disegno (Benedetta Giufret) non ha proposto di prenderci una tisana tutte insieme a casa sua, non volvevamo proprio separarci….Poi l’estate e ancora non ci siamo viste tutte insieme, ma il libretto che ho costruito per ogni bambino con le foto di quell’esperienza ci accompagna quasi tutte le sere.

E’ vero che è molto impegantivo, che bisogna preparare il mangiare, che sono poche ore, che richiede di un protagonismo che il nido normale non richiede. Ma quando il bimbo è piccolissimo se non possiamo o non vogliamo tenerlo a casa tutto il giorno per lo meno cerchiamo di essere le protagoniste della loro vita, che ci piacia o meno a fin dei conti lo siamo…

Al micronido i tempi sono diversi, si allatta con tranquillità, c’è spazio per incontrarsi con le altre mamme e scambiarci idee, aiuti, preoccupazione e sorrisi. Al nido adesso le mamme neanche mi salutano, è come se ogni bambino fosse un individuo separato da tutto il resto. Io mi presento, le saluto ma sono troppo preoccupate per loro bimbi, senza capire che il loro benessere passa per un ambito speciale creato da tutti noi.

Il micronido mi ha insegnato la cooperazione, adesso la sfida è trasmetterla ad un nido normale, poi vi racconto se ci sono riuscita. Al nuovo nido ho trovato un papà che ha finito
l’inserimento di suo figlio prima del previsto, anche loro hanno fatto un micronido, ed è già un mio alleato.

Per noi adesso che Maia ha due anni va bene un nido normale, ma
l’esperienza fatta prima la considero eccellente, sia per loro che per
noi mamme. 

Adesso che è settembre, se state cercando un posto dove lasciare vostro figlio qualche ora, vi consiglio di cuore un’esperienza del genere. A Torino ci sono diverse cooperative che ne gestiscono, qui sul blog c’è un link a mamme insieme dove trovare informazione, e io stessa ho scritto dei post dove spiego come funzionano.

Maia oggi è pronta per il nido, e anche io lo sono. Ma credo che dobbiamo molto a quei quattro bambini con le loro famiglie e alla educattrice che ci hanno aiutato a comminciare il lungo e difficile percorso della socialità.

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